Dominus vobiscum

Riprendiamo i canti “della” Messa

Giancarlo Boretti


Ci fu raccomandato, più di trent’anni fa, all’inizio della riforma liturgica: “Cantiamo la Messa!”. Ma l’invito fu accolto soltanto parzialmente: dappertutto si canta l’Alleluia (magari sempre lo stesso), in tutte o quasi le Messe festive e feriali non manca il Santo, nelle solennità il Gloria … E gli altri canti “della” celebrazione eucaristica? L’Anamnesi, il Padre nostro, il Tuo è il Regno, i dialoghi; le parti proprie del sacerdote (Orazioni e Prefazio)? Qualche presbitero, in pubblica riunione di animatori liturgico-musicali “si è confessato”: “Io non ho mai cantato le parti del celebrante: non le conosco!”. A far coro a questa confessione ci sono alcuni animatori stessi: “I nostri preti non cantano” e qualcuno aggiunge: “Neppure sanno cantare”. Vero o no, è bello sentire qualche voce “nostalgica” nei confronti del Dominus vobiscum in canto!

Proviamo, dunque, a ripartire dai cosiddetti “Toni comuni”, dai canti “rituali”, i cui testi fissi sono presenti e ricorrenti in tutte le Messe. Il canto dell’assemblea ne avvantaggerebbe molto e facilmente. Molto: perché, ben distribuiti durante la celebrazione, nella loro brevità e intensità (pensiamo ai dialoghi) costituiscono un’ossatura portante della partecipazione in canto. Facilmente: perché i testi con melodie fisse sono ben noti e le loro brevi frasi melodiche si apprendono agevolmente, data anche la loro ripetitività. È poi il caso di aggiungere: con questa partecipazione, là dove la Schola Cantorum, oltre a sostenere l’assemblea in qualche canto popolare durante la Messa, eseguisse dei brani propri, avrebbe larghi spazi di partecipazione e l’assemblea non darebbe l’impressione di essere messa a tacere.

Oltre il canto del Padre nostro, ecco i quattro momenti rituali in dialogo che meritano la precedenza:

  • All’Inizio: “Il Signore sia con voi – E con il tuo spirito”. Oppure: “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo … sia con tutti voi – E con il tuo spirito”.
  • Al Prefazio: “Il Signore sia con voi – E con il tuo spirito”. “In alto i nostri cuori – Sono rivolti al Signore” …
  • Alla Dossologia: “Per Cristo, con Cristo … per tutti i secoli dei secoli – Amen”.
  • Al Congedo: “Il Signore sia con voi …”. “Kyrie eleison …”.

Volendo scegliere preferenzialmente fra questi quattro momenti, è buona cosa iniziare con il dialogo del Prefazio e della Dossologia.

Il Servizio per la Pastorale Liturgica (dell’Arcidiocesi di Milano, ndr) sta preparando tutte le melodie dei “Toni comuni”, scritte in notazione moderna, anche con accompagnamento d’organo e con registrazione.

Quanto alla partecipazione col canto delle nostre assemblee liturgiche – a ragione o a torto definite “mute e passive” -, con l’introduzione delle melodie rituali c’è da prevedere un miglioramento spontaneo e stimolante. È quanto meno un auspicio.

Milano, 23 aprile 1999


Autore

  • Mons. Giovanni Carlo Mario Boretti, chiamato da tutti Giancarlo (Cusago 14 giugno 1934 - Milano 19 ottobre 2018) È stato ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28 giugno 1957. È stato per lunghi anni insegnante di canto in Seminario conseguendo la laurea in Musica sacra al Pontificio Istituto Ambrosiano. Dal 1982 al 1995 fu parroco a Trezzo sull’Adda. Grazie alla sua collaborazione con l’Ufficio del Culto divino, la Diocesi si è dotata di uno strumento come il Cantemus Domino, ancora oggi punto di riferimento prezioso per la preghiera e il canto delle parrocchie ambrosiane. Dal 1995 il suo ministero sacerdotale si è sviluppato al servizio della Cattedrale. Chiamato a guidare il Servizio per la Pastorale liturgica, dal 1997 al 2007 diede impulso alla formazione liturgica e musicale su tutto il territorio diocesano.

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Mons. Giovanni Carlo Mario Boretti, chiamato da tutti Giancarlo
(Cusago 14 giugno 1934 - Milano 19 ottobre 2018)

È stato ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28 giugno 1957. È stato per lunghi anni insegnante di canto in Seminario conseguendo la laurea in Musica sacra al Pontificio Istituto Ambrosiano. Dal 1982 al 1995 fu parroco a Trezzo sull’Adda. Grazie alla sua collaborazione con l’Ufficio del Culto divino, la Diocesi si è dotata di uno strumento come il Cantemus Domino, ancora oggi punto di riferimento prezioso per la preghiera e il canto delle parrocchie ambrosiane. Dal 1995 il suo ministero sacerdotale si è sviluppato al servizio della Cattedrale. Chiamato a guidare il Servizio per la Pastorale liturgica, dal 1997 al 2007 diede impulso alla formazione liturgica e musicale su tutto il territorio diocesano.